Una fitta trama di colline che cinge gli abitanti di Soave e Monteforte d’Alpone: è qui, sulle alte colline Foscarino e Zoppega, che si trovano i vigneti di proprietà.

Terra di garganega, che Roberto con il tempo ha saputo completare con l’introduzione di vitigni meno diffusi in quest’area, per una produzione dallo stile inconfondibile, fatta di lievi e raffinate aromaticità che si esaltano in un palato sinuoso e accattivante.

Le piante coltivate ad alberello e guyot, sono esposte a mezzogiorno con una densità di almeno 6000 ceppi per ettaro e si estendono lungo 70 ettari di terra calcarea d di tufo vulcanico.

La qualità delle uve è esaltata dalla potatura stretta “vendange vert” e dalla meticolosa selezione delle uve, così si ottiene un vino più aromatico, più fruttato, con maggiore complessità, corpo e longevità.

La collina fra le più vocate è la collina Foscarino, svetta a nord-ovest di Monteforte ed è il cuore del territorio.

Sulla sua sommità, a 350 metri di altezza, c’è il vigneto Capitel Foscarino, un piccolo paradiso da dove è possibile ammirare un panorama incantevole e nelle mattine più limpide, tutta la pianura padana fino all’Appennino.

Qui il microclima è dato da sole, ventilazione e forte escursione termica notturna.

Il suolo è di tufo vulcanico, ricoperto da argille derivanti dall’alterazione superficiale delle vulcaniti e le radici delle vigne sono a contatto con il basalto.

L’uva che ne deriva è caratterizzata da una polposità e da una ricchezza di frutto notevoli, ma anche da tanta mineralità e da una vena acida che non teme di esprimersi.

Negli ultimi anni proprio in questo vigneto sono state messe a dimora più di 40.000 barbatelle di varietà resistenti PIWI, coltivate ad alberello, per abbracciare sempre più una filosofia di sostenibilità, rispetto del territorio, produzione di uve sane e vini di grande potenza.